L’abitato di Vesio ha sempre avuto una funzione centrale nella comunità cristiana del tremosinese e nel tempo la piccola cappella di San Bartolomeo si è trasformata in un vero e proprio centro religioso.
La storia della Chiesa di Vesio
La chiesa parrocchiale di Vesio in origine era una piccola cappella dedicata a San Bartolomeo.
Le fonti della storia della cappella sono scarne e non è facile ricostruirne le tappe, probabilmente la sua costruzione risale alla fine 1300.
Questi furono gli anni di una delle peggiori pestilenze che l’Europa abbia mai visto: nonostante l'isolamento, la peste non risparmiò la zona di Tremosine sul Garda.
Una delle ipotesi più attendibili riguardo la storia della chiesa di Vesio è legata proprio alla pestilenza, sembra infatti che la cappella di San Bartolomeo sia nata vicino ad un lazzaretto, per proteggere il vicino luogo di cura per i malati.
Dell’edificio si hanno ufficialmente notizie attorno al 1566, anno della visita dell’allora vescovo di Brescia, Bollani.
Il vescovo ordinò la sistemazione della cappella e la costruzione di una scuola per il catechismo in modo da dare un centro di preghiera agli abitanti di uno dei borghi più popolosi del tremosinese.
Dopo più di 150 anni, attorno alla fine del 1600, finalmente la cappella di San Bartolomeo diventa una vera e propria chiesa con una fonte battesimale e la possibilità di celebrare la Santa Messa.
Da qui in poi la parrocchia di Vesio divenne sempre più importante e il suo parroco rimane ancora oggi uno dei punti di riferimento per i fedeli della zona.
L’interno della chiesa
Tra il 1500 e il 1700 la chiesa rimase piuttosto spoglia e semplice, furono gli abitanti di Vesio a darsi da fare per decorare l’interno dopo la visita del vescovo di Brescia.
Il dipinto più bello è sicuramente quello che raffigura San Bartolomeo e San Rocco, posto sull’altare maggiore e quello dell’Immacolata Concezione della pala d’altare.
Entrambi risalgono alla fine del 1700, periodo in cui la chiesa venne completamente ristruttura ad opera del parroco Catturani proveniente dal vicino borgo di Tiarno di Sopra.
Nel 1768 l’edificio, già adornato con tre altari e numerose opere d’arte, venne ultimato con la costruzione dell’organo ad opera del veneziano Gaetano Callido, uno dei migliori organisti dell’epoca.
Curiosità
A Vesio si celebrano le "Sante Quarantore": la settimana dopo Pasqua viene issata una scenografia in legno dipinto con candele sull’altare maggiore.