A Sermerio è possibile visitare una piccola e semplice chiesa dedicata a due Santi, San Bernardo Abate e San Martino Vescovo.
La chiesa dei due santi
La chiesetta di Sermerio era anticamente dedicata a San Bernardo: qui in passato sorgeva una piccola cappella dedicata al santo, famoso per essere stato abate della bellissima abazia di Chiaravalle alle porte di Milano.
L’arrivo di San Martino come compatrono risale circa al 700. I due santi ebbero vite molto diverse: il primo si dedicò ad una vita mistica, il secondo invece partecipò attivamente alla vita ecclesiastica a Roma.
Per lungo tempo la cappella ebbe un ruolo secondario per i fedeli: la messa veniva infatti celebrata nella Pieve di Tremosine. Nel 1631 si iniziò a celebrare ufficialmente la messa e circa cinquant’anni dopo anche gli altri sacramenti. La prima fonte ufficiale che dichiara Sermerio parrocchia a tutti gli effetti risale però al 1854.
Una chiesa ricca e ben conservata
La nuova chiesa, così come la conosciamo oggi, risale circa al 1500, epoca in cui l’edificio era molto essenziale e disadorno.
All’interno sono presenti tre altari: il maggiore è sormontato da un dipinto raffigurante i due santi patroni con la Vergine Maria.
Ai dipinti ed ai particolari in legno lavorarono diversi artisti bresciani, poi nel 1700 la chiesa si abbellì di una statua dedicata a San Bernardo, ristrutturata nel 2002.
La chiesa è modesta, ma gli abitanti del borgo fecero costanti donazioni per ammodernarla: alla fine del 1600 furono proprio loro a dotare la parrocchia di una canonica e la chiesa di una campana. Attualmente è una delle chiese più ricche e meglio conservate di tutto il comune di Tremosine sul Garda.
Curiosità: la statua di Molina di Ledro
La storia della chiesa di Sermerio si intreccia con quella della piccola chiesetta di Molina di Ledro.
Alla fine della prima guerra mondiale dato che molti abitanti della Val di Ledro furono sfollati in Boemia, il parroco del paese pensò di portare in salvo la bella statua della Madonna spostandola in un luogo più sicuro e controllato.
Purtroppo non ci riuscì ma qualche tempo, dopo un militare italiano ebbe la medesima preoccupazione e la trasferì nella parrocchia di Sermerio.