L'abitato di Musio è probabilmente uno dei più piccoli di tutto il tremosinese, ma come in molti altri casi, ha il suo piccolo luogo di culto grazie alla fede che caratterizzava gli abitanti dell’altopiano.
Uno sguardo al passato
La storia della chiesetta di Musio è simile a quella di molti altri edifici sparsi nei borghi di Tremosine sul Garda.
Nel 1600 qui vivevano poche famiglie, tutte accomunate dal cognome Donati. Grazie all’intervento di uno di questi, Donato Donati, facoltoso abitante del borgo, venne edificata la chiesa.
L'edificio è dedicato a Francesco da Paola a cui il signor Donati era devoto. La sua costruzione venne completata nel 1729, anno di costruzione dell'edificio principale ed anche del campanile.
Grazie alla scritta posta sulla facciata della chiesa è stato possibile non solo identificare con precisione la data di costruzione ma anche quella della sua prima ristrutturazione, datata 8 agosto 1754.
I ricchi interni della chiesa di Musio
Durante la costruzione della chiesa vennero donati numerosi oggetti di uso liturgico e diverse opere d'arte.
La chiesa è piuttosto ricca grazie ai lasciti di Donati, che non avendo eredi, conferì alla chiesa tutti i suoi beni, destinati alla manutenzione e all'abbellimento dell'edificio.
Il soffitto è interamente dipinto e raffigura l'invocazione di diversi santi tra cui San Francesco da Paola. Alle pareti sono appese alcune stampe e fino agli anni Cinquanta, anche due dipinti di pregio, che ora sono custodi nella chiesa di Pieve di Tremosine sul Garda.
L'opera più interessane è sicuramente la bella pala d'altare dedicata alla Madonna con il Bambino (in cui è presente anche San Francesco) dipinta dal celebre Andrea Celesti, pittore veneziano molto attivo in zona tra il 600 e il 700.
Curiosità
San Francesco da Paola, città calabrese, è il santo protettore dei marinai ed era caro a Donati probabilmente per la connessione con la Repubblica marinara di Venezia.