Chiesa Sant'Antonio Abate

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A Ustecchio sorge la chiesetta dedicata a Sant'Antonio Abate: immersa nel verde dei prati che salgono verso le montagne tremosinesi gode di una magnifica vista lago. 

La chiesa rivolta verso il "sole che sorge"

La chiesa di Ustecchio è probabilmente la più recente di tutto il territorio, le prime fonti risalgono al 1500 inoltrato. 

Nel 1566, anno della visita del vescovo bresciano Bollani a Tremosine sul Garda, l’edificio religioso era già completo e pronto per ospitare i fedeli durante la santa Messa. 

Come molte altre chiese tremosinesi è caratterizzata da una sobria semplicità che si può notare nelle linee essenziali della facciata a capanna e dell’interno caratterizzato da un’unica navata. 

Questa chiesa, come quella di Villa di Vesio, è rivolta ad est secondo consuetudine e ciò richiese un lavoro aggiuntivo: chi si occupò della costruzione dovette infatti scavare nella roccia del monte a cui è quasi appoggiata la chiesa. 

Per accede alla chiesa di Ustecchio fino al 1950 non esisteva una porta nella facciata principale da dove potevano entrare i fedeli, ma solo due laterali.

L’interno della chiesa 

La semplicità esterna della chiesa non deve però far pensare ad un ruolo secondario: qui già verso la fine del 1500 esisteva un prete che poteva tenere la messa.

La chiesetta di Ustecchio aveva infatti diversi possedimenti che le garantivano una rendita e la conseguente possibilità di avere un religioso fisso che si occupava dei sacramenti.

L’interno era abbastanza ricco e la comunità possedeva gli ornamenti religiosi necessari, il censimento delle opere religiose del 1822 ne conta innumerevoli andate però perdute nel tempo a causa dei furti e del parziale abbandono. 

Curiosità 

La chiesa è dedicata a San Antonio Abate, ricca di fede e simbologia. 

San Antonio Abate nacque probabilmente in Egitto dove si dedicò alla vita da eremita nel deserto tra solitudine e meditazione. 

Si narra che sia protettore degli animali e dei campi: a Tremosine sul Garda diventarono particolarmente fedeli al santo dopo una grave siccità nel 1600.

In questa occasione furono numerosi le processioni alla chiesa di Ustecchio per chiedere la grazia al santo protettore delle stalle e dei raccolti.