Tremosine sul Garda ha dato i natali a diversi personaggi che si sono distinti in molti campi, contribuendo allo sviluppo della comunità e del territorio. Tra tutti spiccano coloro che con il loro impegno ed ingegno contribuirono alla creazione della Strada della Forra.
Arturo Cozzaglio
Arturo Cozzaglio, nato a Brescia nel 1862, fu una delle personalità che più contribuirono alla storia recente della comunità tremosinese.
Studioso di geologia, geometra e appassionato di storia fu protagonista di opere e scoperte importanti per Tremosine sul Garda e per il suo sviluppo economico e turistico.
A lui si deve la scoperta della lapide etrusca di Tremosine sul Garda, pietra miliare della storia della zona e testimonianza della presenza degli Etruschi.
Contribuì a progettare e costruire la famosa Strada della Forra: grazie alle sue competenze ingegneristiche e con la sua fantasia studiò assieme all'ingegner Trebeschi soluzioni avveniristiche per l’epoca. Queste portarono alla costruzione di una strada che ancora oggi sa stupire ed emozionare chi la percorre.
Prima della sua costruzione inventò una particolare teleferica, il “Filo Cozzaglio”, che trasportava le merci da Campione a Pieve di Tremosine sul Garda.
La famosa “scala tonda” della casa in cui un tempo abitò è uno degli scorci più fotografati di tutta Pieve di Tremosine sul Garda.
Monsignor Giacomo Zanini
Nato solo due anni dopo Arturo Cozzaglio, Monsignor Giacomo Zanini non fu solo Vicario di Pieve e parroco di Vesio fino al 1889, anno della sua morte, ma fu anche contributore di numerose iniziative che migliorarono la vita della comunità di Tremosine sul Garda.
Si fece promotore per la costruzione della Strada della Forra: ebbe un ruolo fondamentale nella raccolta dei fondi necessari per concludere l'opera.
Diventò Cavaliere del Lavoro grazie al suo impegno nell'agricoltura, per la fondazione di una società elettrica e della prima Cassa Rurale di Vesio, risalente al 1896.
Il dottor Turri Luciano
Luciano Turri, medico, nato in Valpolicella (Verona) nel 1870, si trasferì a Tremosine sul Garda per esercitare la sua professione e ci rimase fino al 1944, anno del suo pensionamento.
Fu il medico di Tremosine sul Garda per moltissimi anni e contribuì a diverse iniziative sociali a supporto dello sviluppo del territorio tremosinese. Il diario pubblicato dopo la sua morte è uno spaccato sulle condizioni socio-economiche dell’epoca.